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Reggio Calabria

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GNATOLOGIA

Dolori al collo, alle tempie o alla mandibola, a volte talmente forti da impedire di ridere spontaneamente o di sbadigliare, rappresentano un campanello d’allarme del nostro corpo che ci avverte che qualcosa non va nell’articolazione temporo – mandibolare (ATM).
Si tratta di una delle parti dell’organismo che utilizziamo di più – basti pensare alle semplici azioni di masticare, deglutire, ridere, sbadigliare e parlare, che effettuiamo giornalmente. Quando si verificano problemi di malocclusione, cioè mascella e mandibola non sono allineate tra loro, si creano squilibri nella muscolatura cranio-cervico-facciale e disturbi funzionali stomatognatici come il bruxismo che possono influire negativamente su diversi fasci muscolari, interessando diverse regioni dello scheletro e dando luogo a dolori alla colonna vertebrale, dolori cervicali o lombari, vertigini, emicrania, blocchi articolari.Dato che l’origine dei disturbi può dipendere sia da fenomeni biologici sia da fattori psicologici, come stress, traumi e stili di vita scorretti, è opportuno rivolgersi a un professionista dell’apparato stomatognatico: lo gnatologo.
La Dott.ssa V. Iudicello, specialista in Ortodonzia e Gnatologia e disturbi dell’articolazione mandibolare, ha una preparazione specifica nel campo del funzionamento dell’apparato orale e delle disfunzioni a suo carico e una visione complessiva dello scheletro umano, interfacciandosi nel proprio lavoro con altri specialisti come l’ortopedico, l’osteopata e il chirurgo maxillo – facciale.

La visita gnatologica è opportuna e consigliabile in presenza di questi fastidi:

  • difficoltà di apertura e chiusura della bocca;
  • dolori al viso ed al collo;
  • mal di testa da occlusione;
  • bruxismo;
  • incoordinazione della mandibola;
  • vertigini o senso di instabilità;
  • mal di schiena alle gambe o alle spalle;
  • morso profondo o morso aperto;
  • acufeni;
  • dolori alla mascella;
  • problemi posturali;
  • blocco della mandibola;
  • disordini o chiusura della bocca.

Sarà lo gnatologo a stabilire, dopo un’attenta valutazione diagnostica di molteplici aspetti clinici del paziente, se i fastidi accusati dal paziente sono in relazione con la malocclusione.